26/04/2024

Il bollino blu per caldaie nel Comune di Roma: cosa devi sapere

Il bollino blu è un adesivo che viene apposto all’impianto di riscaldamento al termine di una revisione periodica. Ottenere questo certificato significa che la caldaia funziona correttamente in termini di sicurezza, efficienza energetica ed efficienza termica, ma anche che immette nell’ambiente livelli di emissioni non eccessivamente inquinanti. Inoltre, affidarsi a un tecnico per i controlli periodici ci garantisce un risparmio netto sui consumi, perché una caldaia pulita e libera da incrostazioni funziona bene e consuma molto meno.

Ottenere il bollino blu per caldaie a Roma è semplice e veloce: vediamo tutto quello che c’è da sapere, come fare e ogni quanto bisogna richiedere il rinnovo per non incorrere in eventuali rischi e sanzioni.

Bollino blu caldaie a Roma: è obbligatorio?

Effettuare la revisione della caldaia per ottenere il bollino blu, oltre che un modo per tenere l’impianto sotto controllo e in buona salute, è anche obbligatorio. La normativa in merito è il DPR 74/2013 che ne determina i criteri di revisione, e a cui tutte le città -Roma compresa- si sono adeguate. Non adempiere a questo compito può portare a sanzioni amministrative molto alte, dai 500 ai 3000€ che deve pagare il responsabile di manutenzione (art.15 D.L. n.192 del 2005)

Come ottenere il bollino blu caldaie a Roma e costi

Per ottenere il bollino blu caldaie a Roma basta affidarsi ad una delle aziende specializzate sul territorio che effettuano questo servizio, compreso di revisione dell’impianto, controllo dell’emissione dei fumi e manutenzione ordinaria. Per avere più informazioni a riguardo puoi consultare questo link: https://www.caldaiegcs.it/bollino-blu-caldaie-roma/

Il tecnico abilitato dal Comune si occuperà di verificare che l’impianto funzioni a dovere e, nel caso in cui i controlli dovessero andare a buon fine, apporrà l’adesivo sulla caldaia. Il costo di un intervento per il rilascio del bollino blu sulla caldaia di solito si aggira intorno ai 150-200€.

Chi paga l’intervento del tecnico?

Chi deve pagare il controllo della caldaia è il proprietario di casa o l’inquilino nel caso in cui parliamo di contratto d’affitto.

La revisione della caldaia per il bollino blu, infatti, è considerata spesa ordinaria e spetta a chi abita nella casa, che in questo caso è l’inquilino. Se però il tecnico dovesse riscontrare dei problemi che impediscano il rilascio del bollino blu o comunque malfunzionamenti seri dell’apparecchio e non imputabili alla negligenza dell’inquilino, allora queste spese straordinarie spettano al proprietario di casa.

Ogni quanto va fatto il rinnovo del bollino blu

Quando la caldaia è nuova, la revisione per il rilascio del bollino blu va fatta dopo quattro anni dalla prima accensione. Questo però non è sufficiente: per garantire sicurezza, efficienza e basse emissioni nel tempo, bisognerà fare il rinnovo con una cadenza ben precisa, che varia a seconda di luogo di installazione, tipo di caldaia, età e potenza dell’impianto.

In particolare, il rinnovo del bollino blu va effettuato:

  • Ogni 4 anni per le caldaie montate all’esterno dell’abitazione, che abbiano meno di 8 anni e una potenza inferiore a 35 kW.
  • Ogni 2 anni per le caldaie interne all’abitazione o che abbiano più di 8 anni: più l’impianto è vecchio, più può risultare pericoloso a lungo andare.
  • Ogni anno per gli impianti di riscaldamento centralizzati come quelli dei condomini, per le caldaie non alimentate a gas che funzionano con combustibile liquido o solido -come per esempio le caldaie a pellet- e per le caldaie che abbiano potenza superiore a 100 kW.

È importante informarsi, quando si entra in un nuovo appartamento in qualità di inquilini, quando è stata effettuata l’ultima revisione perché -ricordiamo- la manutenzione ordinaria spetta a chi vive nell’abitazione. Nel caso in cui i vecchi inquilini non abbiano provveduto a rinnovare il bollino blu, agisci al più presto per non incorrere in multe salate.